Il Diamante – dalla A alla Z

I diamanti si formano in profondità sotto la superficie della Terra, a migliaia di chilometri di profondità, dove il calore e la pressione estremi trasformano il carbonio in diamante.

Ci sono due principali processi di formazione dei diamanti:

Diamanti primari: si formano nel mantello terrestre, tra 140 e 190 chilometri sotto la superficie, in condizioni di alta pressione e temperatura. Qui, il carbonio si cristallizza in diamanti grazie alle condizioni estreme. Successivamente, eruzioni vulcaniche portano i diamanti più vicino alla superficie terrestre.

Diamanti secondari: dopo che i diamanti primari si sono formati nel mantello, vengono spinti verso la superficie terrestre attraverso eruzioni vulcaniche. Durante questo processo, alcuni diamanti possono essere erosi dalla roccia madre e trasportati dai fiumi verso depositi alluvionali. Questi diamanti secondari sono quelli più comunemente estratti e utilizzati nell’industria dei gioielli.

In entrambi i casi, il processo di formazione richiede un’enorme quantità di tempo, con diamanti che possono richiedere milioni o anche miliardi di anni per formarsi.

Come si chiamano le parti di un Diamante?

Un diamante è composto da diverse parti:

Corona: la parte superiore del diamante, composta da una serie di faccette che riflettono la luce.

Girdle (Cintura): è la parte esterna del diamante, dove le faccette superiori e inferiori si incontrano.

Pavilion (Padiglione): la parte inferiore del diamante, sotto la girdle, che comprende altre faccette che riflettono la luce all’interno del diamante.

Culet (Apice): la parte inferiore del pavilion, a volte può essere appuntita o arrotondata.

Table (Tavola): la faccia piatta sulla parte superiore del diamante, situata nella corona.

Queste sono le principali parti di un diamante, ognuna delle quali contribuisce alla sua bellezza e al suo valore.

Come si chiamano le “Forme” di un Diamante?

Un aspetto fondamentale nella Valutazione del Diamante è il Taglio.

Ci sono diverse differenze nel taglio di un diamante che influenzano la sua bellezza e il suo valore.

Taglio brillante: questo è il taglio più comune per i diamanti rotondi. Ha 58 faccette che riflettono la luce in modo ottimale, creando un’elevata brillantezza e scintillio.

Taglio princess: questo è un taglio quadrato o rettangolare con angoli appuntiti. È noto per la sua brillantezza e modernità.

Taglio smeraldo: questo taglio ha una forma rettangolare con angoli appuntiti e una tavola lunga. È caratterizzato da ampie faccette parallele che producono un’elegante brillantezza a “specchio”.

Taglio marquise: ha una forma ovale con due estremità appuntite. È noto per il suo aspetto allungato che può dare l’illusione di dita più lunghe quando indossato come anello di fidanzamento.

Taglio cuore: come suggerisce il nome, questo taglio ha la forma di un cuore. È romantico e popolare per gioielli simbolici come gli anelli di fidanzamento.Ogni tipo di taglio ha le sue caratteristiche uniche che influenzano l’aspetto e la brillantezza del diamante. La scelta del taglio dipende spesso dalle preferenze personali e dallo stile del gioiello desiderato.

Taglio goccia:La forma a goccia unisce il taglio brillante e il taglio marquise creando uno straordinario gioco di luce. Come i diamanti di taglio ovale e marquise, il taglio a goccia è molto donante e rende il dito più affusolato, specialmente se indossato con la punta rivolta verso l’unghia

Le 4C del Diamante

Le “4 C” del diamante sono un insieme di caratteristiche utilizzate per valutare la qualità e il valore di un diamante.

Le quattro C sono:

Carat (carato): Il carato si riferisce al peso del diamante. Un carato è pari a 200 milligrammi. In generale, più grande è il carato, più grande è il diamante e più alto è il suo valore. Tuttavia, è importante considerare anche le altre C per determinare il valore complessivo di un diamante.

Clarity (purezza): La purezza si riferisce alla presenza o all’assenza di inclusioni e difetti interni o esterni nel diamante. I diamanti con poche o nessuna inclusione sono considerati di maggiore purezza e hanno un valore più elevato.

Color (colore): Il colore si riferisce alla tonalità del diamante, che può variare da incolore a leggermente colorata. I diamanti incolore sono considerati i più preziosi, mentre i diamanti con una leggera tinta gialla o marrone sono considerati di qualità inferiore.

Cut (taglio): Il taglio si riferisce alla qualità del taglio del diamante, che influisce sulla sua brillantezza, scintillio e fuoco. I diamanti tagliati in modo ideale riflettono la luce in modo ottimale e sono considerati i più preziosi.Queste quattro C sono utilizzate dagli esperti per valutare e classificare i diamanti, consentendo agli acquirenti di fare scelte informate quando acquistano una pietra preziosa.

Molto importante è capire che non esiste un Diamante più bello o meno bello, ma più raro o meno raro.

Per esempio se dovessimo analizzare un Diamante da 0,20 ct a occhio nudo non vedremo mai la differenza tra una Purezza IF e un SI questo perché si sta analizzando di una caratura piccola .

Mentre se andassimo a guardare un Diamante da 1 ct si noterebbero le differenze, data la grandezza della pietra.

Lascia un commento